Assemblea straordinaria ODS – la scuola dei diritti sospesi

studenti su corda ODSGarantire la continuità didattica agli alunni disabili attraverso la “stabilizzazione” del precariato e NON dei posti in deroga: un paradosso tutto italiano

Un decreto ministeriale sarà chiamato a rendere applicativo l’art. 14 del D. Lgs. 66/2017 in materia di inclusione, che prevede la possibilità di reiterare, da parte del Dirigente Scolastico, una supplenza a tempo determinato su posto di sostegno ad un docente precario specializzato, ma anche non specializzato, previo parere favorevole della famiglia.

Per attuare tale principio è necessaria anche una revisione del Regolamento delle supplenze in vigore (D.M. 131/2007 secondo il quel l’attribuzione degli incarichi a tempo determinato avviene attraverso lo scorrimento di graduatorie di merito per titoli ed esami.

Prevedere di introdurre la discrezionalità del Dirigente e delle famiglie nell’attribuzione degli incarichi a tempo determinato, in linea con lo spirito della chiamata diretta, figlio della L.107/2015 e del decentramento delle funzioni amministrative di gestione del personale dai C.S.A. provinciali alle rei di ambito ed ai dirigenti scolastici , ci sembra estremamente pericoloso.

Non può essere messo in discussione il diritto ad ottenere un posto di lavoro a tempo determinato in virtù di un sistema oggettivo e verificabile, non soggetto a discrezionalità alcuna, che si realizza attraverso l’occupazione di una determinata posizione in una graduatoria pubblica.

Riteniamo un paradosso la convinzione di poter risolvere il problema della continuità didattica agli alunni disabili e della carenza di insegnanti specializzati, attraverso la reiterazione di contratti a termine in netto contrasto con il comma 131 della L.107/2015 che sancisce il divieto di stipulare contratti a termine oltre 36 mesi di servizio.

Ci chiediamo dunque se tale volontà non nasconda l’intenzione di proseguire su una linea di totale chiusura nei confronti dell’unica vera stabilizzazione che risolverebbe i problemi di continuità e carenza di docenti: la trasformazione dei posti in deroga sul sostegno in posti in organico di diritto, stabili, unita all’applicazione tassativa della norma che prevede che, in una classe con la presenza di un alunno disabile, il numero complessivo non superi le 20 unità.

E’ un’illusione pensare di risolvere i problemi legati alla continuità didattica introducendo pratiche soggettive e discrezionali di reclutamento di personale precario nel solo settore del sostegno , quando il concetto pedagogico di continuità didattica è ampio e complesso e non può esaurirsi o ritenersi concluso grazie alla conferma di un singolo docente presente in un consiglio di classe.

Pertanto ribadiamo che la messa in atto di modalità attuative dell’art.14 del D. lgs 66/2017 sull’inclusione costituirebbero un precedente pericoloso e lesivo del diritto al reclutamento trasparente e del diritto dell’alunno disabile ad avere prioritariamente un docente specializzato, dato che le ipotesi circolanti in merito al decreto ministeriale attuativo parlano anche di reiterazione di contratti a termine a docenti precari non specializzati.

Siete invitati a prendere parte all’assemblea straordinaria al Bon Bosco Ranchibile, in via Libertá a Palermo, per giovedi 21 dalle ore 16 alle 19,30, che ODS ha organizzato in conseguenza di questa emergenza democratica. Non mancate, la riunione si farà presso il teatro con 500 posti a sedere. Diffondete e partecipate. Sarà anche presentato il ricorso contro i posti in deroga. Ma non possiamo piu solo affidarci agli avvocati. Dobbiamo mobilitarci.

In vista della prossima legge di bilancio e del rinnovo del contratto, questa assemblea rappresenta la prima occasione per confrontarci sulle soluzioni da proporre ai mille problemi creati della buona scuola, prime fra tutte, un piano di rientro straordinario per tutti i docenti allontanati dalle regioni del sud Italia.

Leonardo Alagna – Osservatorio Diritti Scuola – vice presidente nazionale FIRST (Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela dei diritti delle persone con disabilità)

Ringrazio il supporto determinante per la scrittura del presente articolo di Francesca Carusi dei Nastrini Liberi Abruzzo