E’ una questiona politica!

Ieri, 14 marzo 2016,  un gruppo di referenti regionali si è recato al Miur. Alle 10.30 Caterina Bologna, Marilena Trigilia, Nelly Fronterre, Filomena Pinca e Luciano Ascolese, rappresentanti rispettivamente delle regioni Sicilia, Basilicata e Campania ma anche di tutte le altre regioni del Sud Italia, sono stati ricevuti dal Dott. Chiappetta, Capo Dipartimento per l’Istruzione. E’ stato da subito iniziato un costruttivo confronto di posizioni, in cui sono emerse le palesi storture della 107/2015. Prima fra tutte l’immissione in ruolo in fase B dei docenti con maggior punteggio che si sono ritrovati catapultati al Nord e in una classe di concorso in cui non hanno mai insegnato.

Verosimilmente questi docenti non avranno la possibilità di rientrare nelle loro città, perchè nel potenziamento non sono stati previsti posti. Parliamo infatti di discipline particolari e ricordiamo che i posti emersi a Novembre per il potenziamento sono stati dettati  più dall’esigenza di soddisfare le domande ancora in attesa e non da quelle espresse dai ptof delle singole istituzioni scolastiche, così come prevedeva la legge. Basti considerare che in molte regioni del Sud non sono state potenziate classi di concorso richiestissime dalle scuole, come la AD00 o la 059. Il Dott. Chiappetta ha ascoltato con attenzione quanto da noi esposto e si è anche reso disponibile alla presa in considerazione delle nostre richieste. Abbiamo proposto come una possibile soluzione al suddetto problema una mobilità interprovinciale e professionale contestuale.

Abbiamo richiesto una proroga all’anno di prova e al vincolo triennale per le assegnazioni provvisorie. Si è denunciato il diverso atteggiamento dei singoli usr rispettivamente al superamento dell’anno di prova anche su altra classe di concorso affine.  Si è parlato molto anche dell’organico di fatto e di come consentire i trasferimenti su parte di questo potrebbe garantire il ritorno a casa di tanti colleghi. Anche il Dott. Chiappetta ha ritenuto questo elemento come fondamentale per garantire un maggiore numero di persone. Tuttavia lo scorso mercoledì il mef ha bocciato questa proposta. A tal proposito il Dott. Chiappetta ha ribadito più volte che si tratta di una questione politica. Ha fatto presente che certe soluzioni possono essere trovate solo su quel fronte e che in ogni caso avrebbe fatto avere le richieste esposte a chi di dovere.

Dopo l’incontro con il Dott. Chiappetta lo stesso gruppo è stato ricevuto da Giacomo Tizzanini, facente parte dello staff tecnico del sottosegretario Faraone. Purtroppo si è subito notato un atteggiamento di chiusura, quasi di ostilità nei confronti dei presenti, nonostante le richieste fossero le stesse esposte al Dott. Chiappetta. La reazione è stata nettamente diversa e alle richieste inoltrate sono seguite risposte secche e di totale dissenso. Il prof. Tizzanini ha ribadito più volte che il Governo non comprendesse il malcontento degli assunti. Più volte è stato spiegato con estrema chiarezza quali sono le motivazioni del malcontento e quali potrebbero essere le strategie per rimediare alle storture del piano assunzionale. Il prof. Tizzanini si è trincerato dietro un’immotivata chiusura, innalzando un inspiegabile quanto sgradevole muro di tensione. Le soluzioni devono essere trovate dentro i confini della 107.