Infinita attesa per disabili e le loro famiglie senza assistenza specialistica ad oggi 29092021

Oggi 29092021 Città metropolitana ha organizzato un incontro con i dirigenti e i referenti H delle scuole superiori della provincia di Palermo per definire l’iter per l’invio di operatori “PER I SERVIZI INTEGRATIVI AGGIUNTIVI MIGLIORATIVI (SIAM)” frutto dell’art. 41 della finanziaria regionale che ha stanziato 4 milioni per questa ragione.

Sebbene esista ancora una legge, la 24/2016 che contempla la figura dell’assistente igienico personale, la Regione ha deciso di non erogare quel servizio e di assicurare invece i SIAM con figure non meglio definite. Nel regolare quest’ultimo servizio è stato redatto un regolamento a cui si devono attenere le amministrazioni di città metropolitana al fine di usare le somme stanziate, obbligando le famiglie già esauste al rispetto di tale regolamento.

In un primo momento assicuravano tale SIAM solo ai disabili chi producevano una certificazione UVM, molto complessa che non è mai entrata in vigore per mancanza di un decreto attuativo. Resisi conto dell’enorme difficoltà posta, la Regione ha deciso di chiedere una cosa diversa, che però rimane complicata. Ed oggi città metropolitana lo ha comunicato alle scuole perché lo si facesse sapere alle famiglie. Hanno chiesto di pretendere dalle famiglie una certificazione a firma di un medico/neuropsichiatra che attesti la gravità secondo le indicazioni del “DECRETO 26 settembre 2016 – Riparto delle risorse finanziarie del Fondo nazionale per le non autosufficienze”, che niente ha a che vedere con le assistenze a scuola e che le famiglie non potrebbero mai avere dai medici curanti perché non sono previste rilasci di queste certificazioni da parte loro e non potranno neanche essere rilasciate dai neuropsichiatri perché ASP ha rinviato tutti gli  appuntamenti e comunque non possono certificare ciò che è richiesto nell’art. 3 di questa legge del 2016, che esiste per definire chi ha diritto all’assegno di cura di 1200 euro, ma non può certo essere usato per discriminare chi ha diritto all’assistenza igienico personale e chi no.

A questo provvede il PEI ed il verbale di accertamento previsto dalla 104/92 e queste cose le Scuole le hanno già fornite a città metropolitana nei due anni scolastici precedenti. Cosa ancora dovrà essere detto e scritto su questa bruttissima pagina di mala amministrazione perchè le scuole possano ottenere tali servizi alla luce della documentazione che già è stata consegnata? Dovrebbe essere noto il “principio dell’accomodamento ragionevole”   per porre fine alle assurde pretese della Regione e che città metropolitana avalla.

Sarebbe stato troppo semplice prendere atto della 24/2016 tutt’ora in vigore e assegnare agli alunni disabili gravi gli assistenti igienico personali senza lavoro da due anni.