L’occasione in un decreto legge – incontro ODS-MIUR.
Giorno 06 Aprile presso la sede del MIUR a Roma, Leonardo Alagna in rappresentanza dell’Osservatorio Diritti Scuola, incontrerà alcuni funzionari e tecnici dello staff dell’On. Faraone. L’insegnante che già l’11 Agosto si è reso protagonista del vertice al Ministero per rendere possibile il differimento della presa in servizio in ruolo, optando per l’accettazione del contratto a tempo determinato su sede più vicina alla propria residenza, torna in Via Trastevere per cercare una soluzione che possa soddisfare le esigenze di equità e giustizia non affatto presenti nella bozza di contratto sulla mobilità.
Di questo sembra essersene accorto anche la Funzione Pubblica, che ha stoppato l’accordo firmato con i sindacati e che indicano la volontà di prendere la legge 107, detta La buona scuola, alla lettera senza deroghe nella contrattazione con i sindacati.
Nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra il Ministero dell’istruzione la Funzione pubblica e il MEF sull’argomento con l’intento di chiarire i punti contestati.
Ma cosa è ancora possibile fare e cosa chiederà nell’incontro del 6 aprile il prof. Alagna? Le opzioni sono due:
- Se il governo, deciderà di non lasciare spazio alla contrattazione e su indicazione della Funzione Pubblica, non derogare rispetto alle direttive della 107/2015, allora l’unica possibilità sarà quella di fare leva sui posti da mettere a disposizione per la mobilità. A contrastare questa ipotesi ci sarà il MEF che difficilmente darà parere positivo sull’innalzamento della spesa pubblica.
- Se invece, come si spera, il governo riuscisse ad intravedere le pesanti e gravi ripercussioni legate all’esodo di migliaia di insegnanti dal sud al nord, con la conseguente interruzione della continuità didattica (ancor più grave per gli alunni disabili se a partire saranno soprattutto gli insegnanti di sostegno) e si decidesse di derogare rispetto a qualche articolo contenuto nella 107, allora prenderebbe corpo l’ipotesi di un decreto legge.
I punti ritenuti di interesse capitale per circa 60 mila insegnanti neo immessi in ruolo per buona parte nelle province di residenza solo per il già citato differimento, ma che saranno costretti ad una mobilità straordinaria coatta, di cui il Governo sembra non accorgersene, sono i seguenti:
- la Mobilità Straordinaria non preveda nessuna forma di discriminazione tra docenti neo immessi nel 2015/2016 e i docenti di ruolo assunti nell’anno 2014/2015. Questi ultimi hanno aggiornato le graduatorie spostandosi dalle province sature del sud a quelle vuote del nord, sulla base di una regola rispettata anche da coloro che invece si sono accollati di rimanere precari a vita (nelle province in cui hanno sempre lavorato e dove vivono con le proprie famiglie), ma con molti più punti e anni di servizio alle spalle, e cioè con il vincolo di rimanere su quella sede per almeno tre anni. Quel che succederà sarà ingiusto, perché si permetterà, sulla base dello stravolgimento delle regole su cui tutti hanno preso le proprie decisioni, di fare tornare al sud i colleghi che avevano deciso di prendere il ruolo con pochi anni di servizio e allontanare quelli più anziani al nord contro ogni logica meritocratica e di buon senso.
- Il diritto di permanenza nella stessa provincia di provenienza delle GAE, in ottemperanza della natura provinciale delle graduatorie, acquisendo titolarità su scuola, indipendentemente dalla provincia assegnata con la 107/2015 e indipendentemente dalla fase di assunzione;
- il trasferimenti a domanda su “Graduatoria d’Ambito del Trasferimento” in base al punteggio ricavabile dai soli titoli di servizio e dai titoli culturali (criterio meritocratico) ed indipendentemente dalla fase di assunzione, su tutti i posti disponibili sia in Organico di Diritto che in Organico di Fatto
- la trasformazione, almeno di una parte, dei posti in deroga su sostegno, che sono posti assegnati per l’intero ciclo di studi dell’alunno disabile, attraverso sentenze emesse dai Tribunali che riconoscono un diritto e che non sono una semplice concessione dello Stato;
- il trasferimento richiedibile su tutte le classi di concorso per le quali si detiene l’abilitazione e non sulla sola classe di immissione in ruolo;
- la deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di assunzione, al fine di poter richiedere le assegnazioni provvisorie e, in via eccezionale data la straordinarietà della mobilità, le utilizzazioni;
- l’immediato impiego su tutti i posti disponibili ad oggi destinati al concorso ordinario, prima dell’espletamento delle prove concorsuali, per trasferimenti, utilizzazioni e assegnazioni;
- l’assorbimento per scorrimento e per punteggio su tutti i posti in organico di diritto e di fatto, per coloro che negli anni saranno assunti su organico di potenziamento.
- concessione del ruolo alle decine di migliaia di docenti con alle spalle più di tre anni di servizio precario;
In conclusione, l’Osservatorio Diritti Scuola non è contrario ad un nuovo concorso, ma l’espletamento dello stesso deve essere subordinato alle operazioni di mobilità: non è accettabile che il personale entrato di ruolo dopo anni di precariato lontano dalla propria provincia per mancanza di posti, sia scalzato ed estromesso ancor prima delle operazioni di trasferimento a causa di nuovi posti messi a bando nella stessa identica provincia, per ragioni strettamente connesse alle esigenze di consenso.
Palermo 05.04.2016
Osservatorio Diritti Scuola
Nel corso del pomeriggio del 07 Aprile 2016 a partire dalle ore 15,00, presso i locali delle Ex Scuderie di Palazzo Cefalà in vicolo Sciarra angolo via Alloro, a Palermo si terrà una conferenza stampa di presentazione del sito www.osservatoriodirittiscuola.it in occasione del quale saranno riportate le conclusioni del vertice al MIUR del 06 Aprile a cui parteciperà il prof. Leonardo Alagna. Lo stesso è già stato protagonista dell’incontro avvenuto al MIUR l’11 Agosto 2015 e che ha permesso la definizione della circolare del differimento dell’immissione in ruolo, consentendo a migliaia di docenti di permanere in servizio nella provincia di residenza nel corrente anno scolastico. Saranno presenti il prof. Leonardo Alagna, in rappresentanza del l’Osservatorio Diritti Scuola, l’avvocato Chiara Garacci curatore dei ricorsi promossi dalle famiglie e dal personale scolastico, il dott. Lino D’Andrea, Garante dei diritti dei minori del Comune di Palermo e la Prof.ssa Barbara Evola, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Palermo. La sala può contenere non più di 100 persone.